domenica 22 giugno 2008



la russia di hiddink non ha timori reverenziali, ha avuto rispetto dell'olanda, ma nessuna paura. e vincerà con merito e onore questo europeo.

amalgama.
c'è amalgama perfetta tra il tecnico olandese, maestro di tattica e di vita, e la diligenza e perfezione chirurgica verso il lavoro da parte degli atleti russi, encomiabili e straordinari in quanto a corsa, velocità e resistenza fisica, e di tutto rispetto nei valori tecnici e nell'individualità di spicco di andrei arshavin, una continua e martellante spina nel fianco delle difese avversarie, coi suoi occhi calati sulla palla, la sua velocità, i dribbling stretti, gli assist brillanti e il suo tiro tagliente.

la partita.
l'olanda in questi europei ha mostrato gravi lacune difensive, fase tattica fatta in un modo assai superficiale e lacunoso, con i difensori in totale balia della propria mediocrità. ma nella fase a gironi ha avuto la sua giusta fortuna, sfoggiando un gioco d'attacco sfavillante.
questa volta però ha dovuto fare i conti con la fase difensiva orchestrata da hiddink: lineare, ordinata, di grande concentrazione, pazienza e forza di nervi. e l'olanda è finita per rimanere imbrigliata, stritolata nella morsa russa: pressing serrato sul portatore di palla e una stoica marcatura a uomo sugli avversari in movimento. una mossa perfetta per distruggere la forza dei singoli orange e il loro frenetico movimento alla ricerca dello spazio e della verticalizzazione giusta, anche quando gli olandesi, in svantaggio, si gettano in avanti con gran forza ma picchiando la testa sul muro russo almeno fino al gol di van nistelrooy, che sfrutta l'unica minima sofferenza mostrata dagli uomini di hiddink: la difesa sui calci da fermo. ma una perfezione troppo perfetta non è di questo mondo.
i russi non si perdono d'animo e dopo il pareggio orange ritornano in cattedra, fino a meritare con onore il passaggio del turno. l'olanda, dopo il nuovo svantaggio desiste, china il capo e s'inginocchia dinanzi alla madre russia.

russia pirotecnica.
la perfezione assoluta della russia trova il suo legittimo sfogo spettacolare nelle azioni offensive. gli attacchi sono veri e propri assalti frontali verso gli avversari. i contropiedi un'arma devastante, realizzati con velocità spaventose e con un minimo di quattro uomini che si riversano a mò di kamikaze nella metàcampo avversaria, ma sono kamikaze dotati d'insolita oculatezza visto che ognuno attacca un preciso spazio e con un determinato ruolo al fine di orchestrare un notevole ventaglio di possibilità per colpire a rete. al termine delle gare, le occasioni avute sono innumerevoli ed è solo per buonsenso che non tutte si tramutino in gol.


il calcio è lavoro, rispetto ma al tempo stesso superbia. ma è anche coscienza degli equilibri tattici, quelli che mancavano nello scellerato esordio della russia contro la spagna, e che hiddink ha avuto premura di ritrovare per portare sul tetto d'europa una squadra capolavoro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'Italia è fuori, a questo punto forza RUSSIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ante ha detto...

... e la madre russia trionferà!

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